mercoledì 21 marzo 2012

La mia disavventura con Google AdSense [leggi: Come essere bannati e non sapere il perchè]

Cari amici, torno dopo mesi sul blog per raccontarvi la triste storia del mio account AdSense.

Era metà febbraio quando io e la mia amica Jessica abbiamo un'epifania: perché non aprire un blog di cosmetici naturali, visto che è una nostra passione comune? Detto, fatto...nel giro di un pomeriggio avevamo il blog, il banner, la grafica e il primo post di presentazione. Era nato Vanilla Beauty ed eravamo entrambe contentissime.
Cominciamo a radunare tutti i prodotti naturali che ci piacciono e ben presto arrivano le nostre recensioni. L'idea sembra piacere a chi vede le nostre condivisioni su Facebook e tutto procede serenamente. 

Finchè un giorno, incuriosite dalla finestra "Guadagna" che capeggia all'interno del Pannello di Controllo, decidiamo di capirci un po' di più. Entrando l'accoglienza che riserva Google è quasi altisonante: "Inizia subito a guadagnare con Google AdSense" (o qualcosa di molto simile, visto che non posso più accedere alla schermata originale...e vi spiegherò ben presto il motivo...). 
Quindi il nostro primo pensiero è stato "Ma dai, facciamolo, così magari ci ripaghiamo i volantini!!". Sì, perchè nel frattempo abbiamo creato dei volantini da distribuire poi nelle Erboristerie. 
Quale sciagurata ed ingenua idea!!!

Quindi insomma apro l'account AdSense a mio nome, leggo il Regolamento con attenzione, lo accetto...e Google non batte ciglio. Nei giorni seguenti cominciamo a guadagnare i primi centesimi...inutile dire che nè io nè la mia amica co-admin abbiamo mai cliccato sugli annunci pubblicitari.
Anche perchè, per chi non lo sapesse, da ben 5 anni io ho due canali Youtube, e nella speranza di poter mai un giorno ottenere la Partnership (sì, io credo nella fantascienza!!) avevo il massimo interesse a non infrangere neanche per sbaglio alcun punto del Regolamento.

Tutto procede tranquillamente, mi viene chiesto di aggiornare il metodo di pagamento, di aspettare l'invio a casa del PIN...quando la sera di due giorni fa mi arriva una mail da Google. Anzi, potremmo dire LA mail!! Senza spiegazione alcuna mi viene comunicato in modo asettico che il mio account è stato sospeso a vita per click fraudolenti.
La mia espressione di somma sorpresa è stata seguita da un fiume di domande:
- Ma i click fraudolenti di chi sono? Posso avere dei tabulati?? No.
- Io sono sicura di non aver violato il Regolamento, posso parlare con una persona fisica di Google? No.
- Questa condanna sembra a vita, è possibile che non ci siano soluzioni? No.

Provo a fare il Ricorso, unica modalità concessa da Google per tentare di ripristinare un account che, a mio avviso, loro considerano già morto, spirato, trapassato, sepolto.
Inutile dire che la mia perpiscacia non ha fallito neppure in quel caso:  in meno di un'ora mi hanno inviato un'altra risposta custom per avvisarmi che posso sia strapparmi i capelli che mettermi il cuore in pace, ma l'account AdSense non lo riavrò mai.

Dopo essermi arrovellata tutta sera, e anche la mattina seguente, sono giunta alla conclusione che probabilmente qualcuno a me vicino possa aver cliccato sui banner. Ho fatto un sondaggio tra i miei amici e la risposta è stata incoraggiante (e scoraggiante allo stesso tempo)...qualcuno ha fatto un totale di 2/3 click su un mese di attività del nostro blog. Una percentuale che a me sembra irrisoria.

Quindi chiedo lumi sul forum dell'Assistenza di AdSense italiano dove dei ragazzi gentili (devo dire che sono stati molto comprensivi) mi hanno spiegato che il ban avviene molto di frequente nei siti giovani, con pochi contenuti e pochi visitatori unici.
E mi hanno anche spiegato che probabilmente è stato anche un errore condividere i post su Facebook, in quanto qualche amico, pensando di fare un piccolo favore a noi proprietarie del blog, può aver cliccato sui banner pubblicitari creando del traffico non valido.

Quindi insomma, la risposta, pur molto gentile e articolata, mi ha lasciata comunque con l'amaro in bocca, perchè la situazione è purtroppo irreversibile. Dopo il loro metaforico "Vai in pace", saluto i ragazzi del forum e valuto se prendermi un Malox, visto che la rabbia è tanta.
Ma non per il blog, ci mancherebbe! 
Più che altro per essermi bruciata la possibilità di diventare MAI Partner dopo 5 anni di Youtube...e senza aver ancora compreso del tutto il motivo. 
Se Google mi avesse mandato un qualsiasi avviso, se mi avesse impedito di aprire l'account per un blog così giovane, se mi avessero annullato i pagamenti (se davvero sono arrivati click "sospetti") io avrei cercato in tutti i modi di correggere la situazione. 

Invece esistono solo i cartellini rossi. Anche se non ci sono stati falli in campo.


9 commenti:

  1. Ciao Ericaaaa !!!!
    Rimosso immediatamente il mio gadget AdSense....speriamo basti !!
    Abbraccio, Simona

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  2. Gentilissima Erica,
    Mi spiace per la situazione che si è creata, ma sarebbe bello se tu raccogliessi tutta la delusione che ora provi per l’apparente venir meno delle speranze della partnership di Youtube come una sorta di stimolo per rivedere profondamente la tua filosofia operativa su internet e magari la tua autopercezione di artista. (cantante, nello specifico).
    Anche se “d’incanto” il banning da Adsense ti fosse revocato e magicamente assegnata una partnership su Youtube, ti troveresti comunque sottoposta ad un bivio ancor più stringente di fronte al quale magari ti sentiresti (ad oggi ) forse a disagio.
    Il grande scoglio è rappresentato dalla penuria di musiche ed esecuzioni originali sul tuo canale. Tu hai enorme talento canoro, grandi potenzialità di sviluppo futuro e un approccio onestissimo e umile alle materie artistiche, ma, perdona la durezza, finché continuerai ad eseguire cover di altri cantanti blasonati, sarai vista come quella che ha cantato una sola canzone : il tuo (singolo) inedito, peraltro in forma ancora “non ufficiale” (segue).

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  3. Fanciullo ubriaco di emozioni22 marzo 2012 alle ore 00:39

    Se tu continui a proporre 99 per cento di cover corri un rischio di essere percepita da molti (forse purtroppo anche da potenziali produttori) come una dilettante virtuosa che si diverte e basta, senza una titanica motivazione di crescita, che ti dovrebbe spingere a calcare percorsi inediti, a costo di rischiare molto e versare lacrime per fatica e sforzo . Poiché, come credo, tu sei motivata e seria, mi sembra che il primo errore che dovresti evitare, dovrebbe essere quello di disperdere i tuoi sforzi in esibizioni frettolose ed estemporanee che possono rivelarsi persino controproducenti per te.
    L’esecuzione di cover sarebbe ideale se tu fossi una cantante lirica, dove lì, si, il repertorio è classico, storico e definito e allora proveresti il virtuosismo della tua voce confrontandoti con altre esecutrici.
    Ma per la musica leggera e contemporanea dovrebbe valere , come sai, un discorso del tutto opposto. Le cover inglesi, sulla scala mondiale, sono troppo inflazionate, ma anche di fronte a quelle italiane più popolari, ogni pomeriggio qualche ragazzina nella sua camera crea canali e ricanta quei brani che sono in classifica, più qualche evergreen, conquistandosi nel suo piccolo una piccola o grande fetta di popolarità.

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  4. Fanciullo ubriaco di emozioni22 marzo 2012 alle ore 00:40

    Ma se tu continui a fare lo stesso ora (e a maggior ragione in futuro)-senza offesa- ti tiri la zappa sui piedi da sola, ragazza mia.
    Commercialmente parlando, spiace dirlo, una cover non viene considerata affatto e anzi la tua popolarità per Youtube può essere addirittura fonte di grane con le Major musicali e cinematografiche!
    Oltre alla base di musica e testi che vengono innocuamente presi in prestito-ma il discografico direbbe sempre-senza concessioni- “rubando”- se tu incorpori nei video spezzoni di film, cartoni animati o fotografie di cui non puoi provare di aver pagato diritti per la diffusione, sei tacciabile di plagio o violazione di diritti di immagine e proprietà intellettuale altrui. Sempre.
    Le motivazioni delle multinazionali , quando non c’è un arricchimento tangibile di un privato alle loro spalle, sono certamente pretestuose, ma quando tu ricavi anche un solo centesimo di euro da un brano di cui loro hanno il diritto di sfruttamento(come sarebbe la partnership di Youtube), costoro ti condannano a soccombere, senza che nessuna legge o nessun tribunale ti possa dare ragione.

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  5. Fanciullo ubriaco di emozioni22 marzo 2012 alle ore 00:42

    Se sei tu la prima ad eseguire un brano (per definizione dunque un inedito), sei tu il parametro di riferimento da imitare, è chiaro?
    Non c’è né Madonna, né Lady Gaga, né Britney Spears, né ci sono altre nostre connazionali di cui qualcuno ti potrà nel bene o nel male tacciare di “copiare” essendone più o meno all’altezza a seconda della competenza, simpatia, tatto del personaggio che , udito un tuo brano “non originale” su Youtube si sentirà di concederti come feedback. Sforzati di eliminare il benchmark essendo tu stessa il benchmark. Elimina il problema alla radice e cura solo i brani “tuoi”, mai cantati da altri. Le cover come tua esercitazione di casa, come allenamento. Non sentirti il dovere di rendere pubblici tutti i tuoi allenamenti.
    Non sarai più quella che “canta in playback” o che “muove le labbra e basta “montando sul video la voce della Pausini, ma diventerai tu il modello che le ragazzine potrebbero imitare.

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  6. Fanciullo ubriaco di emozioni22 marzo 2012 alle ore 00:43

    Non avresti l’ombra dell’originario esecutore davanti, è chiaro? Lo so che è dura cercare collaborazioni di prima mano, ma il tuo sforzo dovrebbe essere ormai proteso a fare delle cover su Youtube un’eccezione, non la regola. Dovresti diventare “la voce” di un autore di testi, se non cantautrice a tua volta, per essere distinguibile nettamente da una pletora di appassionati virtuosi.
    Meno cover, Erica. Anche se il tuo desiderio e quello di altri urlerebbero l’opposto.
    Ma quelli stessi che disapprovano un consiglio simile si straccerebbero le vesti per sentire inediti su inediti a rotta di collo.
    E’ o non è il tuo inedito, l’oggetto più spontaneamente condiviso su Facebook, anche se è passato un anno dalla sua apparizione in TV? Questo fatto non ti suggerisce qualcosa?
    Fai inediti. A costo di bruciarti vacanze e sonno. A costo di litigare con qualcuno.
    Youtube non è detto che sia il futuro, e anzi, come ciò che è di moda adesso, probabilmente è già superato. Come i vari smartphone, l’Ipad e Iphone. Tutti in apparenza nuovi e “must have”.
    Tutti già vecchi.

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  7. Fanciullo ubriaco di emozioni22 marzo 2012 alle ore 00:45

    Non ti devi preoccupare invece se, come si legge, crolleranno sotto la scure di autorità antitrust o di Tribunali (è già successo in Francia), tutte le pretese di Google di fare il bello e il cattivo tempo nei confronti degli utenti comuni. Perché come sai sia in Europa che in Usa sono già molti i dossier aperti su Google per concorrenza sleale e abuso di posizione dominante. Qualche autorità potrebbe dunque costringere Google ad allentare i freni anche sulle clausole di Adsense, che probabilmente già oggi, ad una buona osservazione sarebbero fortemente passibili di declaratoria di nullità sotto diversi profili.
    In ogni caso tu cerca di avere un album pronto fra le mani, non solo un inedito “non ufficiale”. O che almeno l’inedito cominci a diventare “Ufficiale”, giusto per compiutezza, come primo passoavanti.
    Resta serena. Vai in pace.

    Un fanciullo ubriaco d’emozioni

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  8. A me è successa la stessa cosa con adsense... ma non mi arrendo, vedrò se ci si può rivolgere ad un organo superiore per denunciare queste cose inaudite e unilaterali... sono un editore di periodico on-line e sicuramente denuncerò tutto sul mio giornale. Sarà una goccia,, ma il mare è fatto di gocce... Un caro saluto, Massimo

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  9. Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Purtroppo le motivazioni per cui Google decide di bannare da AdSense sono fumose e poco trasparenti. Dal canto mio so per certo di non aver violato il Regolamento, ma informandomi bene a posteriori, la mia unica ingenuità è stata quella di aprire l'account AdSense su un sito giovanissimo e con pochi visitatori unici.
    Tutto ciò comunque cozza completamente contro il modo pomposo con cui Google invita gli utenti ad unirsi al programma AdSense. Se io sono una neofita di un blog e vedo un'intera sezione con scritto "Guadagna"...cosa dovrebbe trattenermi dal farlo?
    Spero che la tua denuncia vada a buon fine e smuova un po' le acque...se ti fa piacere girami il link quando sarà online! =)
    A presto e un caro saluto,
    Erica

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